Almeno una volta nella vita ci siamo guardati allo specchio pensando “non mi piace quello che vedo”. Chi dice di no, mente.
Cerchiamo costantemente di aggiungere, modificare, migliorare o ridurre alcune parti del nostro fisico... ma perché?
La causa, al contrario di quello che si può pensare, non è puramente fisica ma soprattutto mentale: creiamo nella nostra mente degli standard ben precisi con criteri a volte un po’ troppo irrealistici.
Ed ecco che il danno è fatto: quando ciò che siamo non rispecchia questi criteri, iniziamo a sentirci sbagliati e falliti.
Ma quali sono le causeChi ci dice cosa è bello e cosa non lo è
Sicuramene la cultura della società in cui ci troviamo, ha un impatto profondo sulla creazione dei canoni di bellezza.
Sin da quando siamo piccoli ci troviamo di fronte a modelli sbagliati che ci inculcano il concetto “diverso=brutto”
Diventiamo grandi imparando a rifiutare le diversità dei nostri corpi e a sentirci inadatti, ci facciamo ossessionare dai dettagli e dai centimetri si troppo fino a farne una malattia.
Ma quali sono le cause interne che ci generano insicurezza?
Io ne ho evidenziate alcune...
Una delle prime cause che ci portano a sentirci a disagio con il nostro corpo è il
CONFRONTO INGIUSTO con l’altro…
soprattutto se oggi ci troviamo di fronte star del cinema ed influencer che per lavoro DEVONO vendere dei contenuti basati proprio sull’estetica.
Metterci continuamente a confronto con queste celebrità ci porta inevitabilmente a maturare emozioni negative verso il nostro aspetto e verso noi stessi nella totalità
Vi ricordo che la maggior parte dei contenuti ed immagini a cui siamo sottoposti, è sapientemente modificata ed alterata e soprattutto anch’essa frutto di una società che impone uno standard al quale adeguarsi.
Qui però non si tratta più di colpevolizzare l’altro poichè, chiaramente, i canoni estetici esisteranno sempre….
Il punto è un altro: sta a noi capire se si tratta di modelli irreali e irraggiungibili e soprattutto SE c’è motivo di adattarsi ad essi.
Il Pensiero rigido e l’effetto alone sono il secondo elemento causa di insicurezza e disagio con il proprio corpo.
L’effetto alone nello specifico è un bias cognitivo e cioè un giudizio fondato su percezioni errate e distorte: la percezione di un tratto fisico si estende ed influenza la percezione di uno o più altri tratti della persona.
Spesso infatti ci succede di focalizzare la nostra attenzione su quell’aspetto del nostro corpo che non ci piace, ingigantendolo e generalizzandolo a tutto il corpo.
Il pensiero rigido alla base di queste convinzioni inoltre, ci porta a far sì che, la presenza in noi di alcune caratteristiche negative, sia associata automaticamente all’essere poco attraenti e poco desiderabili.
Terza componente interna che può generare disagio per il vostro corpo è l’inferenza sbagliata. Nell'immagine ne trovate qualche esempio.